Istituto di Moda Burgo

L’Istituto di Moda Burgo è stato fondato nel 1961 dall’attuale direttore Fernando Burgo. Da 60 anni fornisce agli studenti gli strumenti che permettano loro di sviluppare creatività e aspirazioni, portando la passione per il lavoro e il metodo unico in tutto il mondo, per un approccio sempre più internazionale. L’obiettivo principale è quello di formare figure professionali competenti, in grado di inserirsi subito nel mondo del lavoro: grande attenzione è posta sulla formazione e sul continuo aggiornamento dei docenti e sulla collaborazione con brand di alto profilodurante il percorso accademico. La preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro è garantita dalle lezioni quasi esclusivamente pratiche e dal metodo di insegnamento individuale: ogni studente può sfruttare al meglio le ore di lezione grazie a programmi personalizzati.

Ogni studente dell’Istituto di Moda Burgo ha una storia da raccontare e un sogno da raggiungere.

La determinazione è il motore che da sempre e per tutto il percorso accademico ha accompagnato ognuno di loro. Giulia per esempio ama l’artigianalità e crea capi interessanti con grande attenzione e passione per l’Intimo; Arianna è tesa verso il Ready to Wear con un’eccellente capacità per la progettazione e il Design; Ilaria è una neoromantica con un debole per i volant, i colori pastello e gli abiti strutturati; Enrico invece con la sua grande manualità realizza capi da uomo e genderless che rispecchiano la sua creatività e il suo talento, infine Andrea ha messo alla prova la sua grande capacità sartoriale e di designer creando meravigliosi capi.

Ogni studente rappresenta un sogno, un cuore e un progetto che si tramutano in un’identità e in un carattere ben preciso, trasmesso in ogni singolo capo che viene sognato progettato e realizzato e che porterà il nome di ognuno di loro.

Collezioni

L’ispirazione delle capsule degli studenti nasce da ciò che abbiamo vissuto in questo ultimo periodo storico: DIMENSIONAL MIND è il concept che li ha guidati nella creazione di questi capi unici.

Dopo questo periodo pandemico siamo cambiati, la nostra anima arcaica e legata alla natura si espande e abbraccia il digitale, trasformandosi metaforicamente in altre forme.

Dopo i distanziamenti sociali abbiamo infatti utilizzato l’illusione digitale per espanderci anche nei rapporti umani. L’espansione dell’anima si unisce quindi alla contemporaneità creando un dualismo tra lo spirito antico e primordiale legato alla natura e il sentimento digitale.

La Digital art contemporanea di Esteban Diacono, Paolo Ceric e Tyler Haywood che,  nelle loro opere mostrano forme digitali quasi plastiche e modellabili, si antepone alla nostra anima, modellandola e cambiandone la forma in base alle avversità e ai fatti della vita.

Questo cambiamento avvenuto durante la pandemia permane anche successivamente nelle sue varie fasi: siamo cambiati e il nostro cervello, neuroplastico per sua natura, si è trasformato di conseguenza.

Gli abiti acquisiranno prevalentemente forme tridimensionali (DESIGN DIMENSIONALE) ma non mancheranno neanche contrapposizioni, tulle a strati  e volant. L’antico è presente nell’utilizzo di corpetti, volumi, design storico vittoriano e colori tenui che si mescolano alle tonalità più digital ma anche ai basici come il nero e il bianco.