ISTITUTO MARANGONI

Istituto Marangoni nasce nel 1935 a Milano e nel 2020 raggiunge un importante traguardo, 85 anni di successi nella formazione dei migliori professionisti nel mondo della moda. Con un bilancio formativo di quattro generazioni di studenti è stato il trampolino di lancio per oltre 45.000 professionisti della moda.

Milano è la capitale indiscussa del prêt-àporter, il luogo che i marchi più importanti della moda hanno eletto come propria casa. A Milano la moda è ovunque, e la scuola ha sede in centro città, in Via Verri e in Piazza San Babila, a pochi passi dalla via della moda per eccellenza, Via Montenapoleone, e all’interno del celebre ‘quadrilatero della moda’. Qui, i professionisti della moda lavorano ai più alti livelli, mentre nuovi talenti provenienti da tutto il mondo si incontrano e si confrontano, seguendo un percorso formativo orientato allo sviluppo di creatività e competenze organizzative e commerciali, in un continuo scambio di stimoli, idee, progetti e visioni.

Collezioni

Istituto Marangoni non pone limiti alla creatività dei propri talenti ed è per questo che ognuno di loro ha lavorato a un concept di collezione diverso.

Andrea Alchieri, per la sua ADMIT ONE si è ispirato al circo, luogo di follia e stravaganza impregnato di un senso di magia, sempre sospeso tra il divertimento e la malinconia.

ELENA, nome del Borgo di Gaeta, è la collezione a cura di Giulia Pesigi che parla di cose semplici, di ˉfiori, di rafia naturale e cotoni.

I Fiori che non ti aspetti, disegnata da Valentina Banfi,  è una collezione nata da suggestioni artistiche e cinematografiche degli anni 70’. Ciò che risalta immediatamente sono i colori inseriti in un mondo abitato da strani personaggi, ognuno con la propria peculiarità, ognuno con i suoi modi buffi e goffi, ma potenti della loro unicità empirica. 

Per realizzare ATraverso, dall’anima bohemien e moderna, Valeria Bortoluzzi non ha acquistato quasi nessun tessuto, i materiali usati per confezionare i capi sono tessuti inutilizzati, trovati a casa o in negozi dell’usato.

Lucia Borini per la sua DENI.ME si è ispirata alla cultura Hip Hop americana degli anni ’90 e il lavoro di due artisti stranieri e ha realizzato una collezione iinteramente in Denim, tessuto attorno a cui è stato costruito l’intero concept.